Una nuova analisi rivela la mancanza di tracciabilità nel lucrativo mercato del pesce spada

 

I Paesi giocano sul commercio del pesce spada mischiando quello Atlantico, stock in buona salute, con quello del Mediterraneo, stock in stato critico, per far fronte alla grande domanda del mercato

 

Vilamoura, Portogallo.– La Commissione per la conservazione dei tunnidi (ICCAT) entra oggi nel suo quinto giorno di negoziazioni e il futuro del pesce spada del Mediterraneo è una priorità nell’agenda. La negoziazione ha luogo mentre nuovi dati, commissionati da Oceana, rivelano la mancanza di tracciabilità e trasparenza nel commercio e gestione di questa risorsa di alto valore commerciale, che si trova però a minimi livelli di abbondanza.

Questa nuova analisi lancia un segnale di allarme sul commercio del pesce spada del Mediterraneo. Senza una gestione appropriata che controlli le catture la pesca illegale per questa risorsa è potenzialmente dilagante. Nonostante lo stock sia drammaticamente ridotto, la richiesta per il pesce spada del Mediterraneo, che raggiunge un prezzo di €24 al kilo e oltre, resta estremanente alta. Questo scenario ha dato adito a un “gioco di mercato” tra paesi del Mediterraneo per l’importazione e esportazione senza una chiara tracciabilità sulle origini del pescato.

 “I frammentati dati disponibili sul commercio mostrano catture di pesce spada dell’Atlantico, stock correttamente gestito, mischiate con quelle del pesce spada del Mediterraneo. Sappiamo che il pesce spada del Mediterraneo è drasticamente diminuito, è soggetto a scarsa gestione e le sue catture non sono tracciabili lasciando così i porti aperti alla pesca illegale e a giochi di mercato per far fronte alla domanda. Le Parti Contraenti di ICCAT non possono ignorare che la pesca di questo stock è completamente priva di controllo e che il costo di perdere questa risorsa avrebbe un impatto rischioso sull’ecosistema del Mediterraneo e sulle sue comunità costiere” dichiara Lasse Gustavsson, Direttore Esecutivo di Oceana in Europa.

I risultati dell’analisi rivelano che:

  • Per soddisfare la domanda interna, l’Italia importa pesce spada fresco per un quantitiativo 4 volte (16,363 t) superiore al volume delle sue catture e dipende fortemente dalla Spagna e dal suo mercato di esportazione di pesce spada fresco;
  • Dal 2007 la Spagna ha esportato in media 8,323 t all’anno di pesce spada fresco all’Italia ma di cui l’origine non è chiara;
  • In media 38% (1,832 t) dell’importazione di pesce spada fresco della Spagna proviene dal Marocco, che risulta così il più grande esportatore di pesce spada fresco alla Spagna. Non è chiaro però se queste catture esportate siano avvenute in Atlantico o Mediterraneo, sottolineando così l’inensistenza di tracciabilità per tali catture;
  • Il Marocco presenta dati di mercato inconsistenti, tra il 2007 e il 2012 le sue esportazioni hanno superato le catture per un valore medio di 185t, un’anomalia nel commercio del pesce spada che rimane senza spiegazioni;
  • Algeria, Tunisia e Turchia non figurano esportare le loro catture soddisfando così la domanda interna sulla base della disponibilità interna della risorsa;
  • Diversamente dal tonno rosso, una specie commercializzata a livello internazionale, il pesce spada del Mediterraneo è commercializzato e consumato interamente all’interno della regione.

Quest’analisi mostra la cruciale importanza del pesce spada nel bacino del Mediterraneo e l’urgente necessità di adottare un piano di recupero e misure di controllo per preservare la risorsa e le economie dei paesi rivieraschi che ne dipendono.

Oceana partecipa alla riunione ICCAT per sostenere l’adozione di un piano di recupero per fermare il sovrasfruttamento che da oltre 30 anni minaccia il pesce spada del Mediterraneo. Oceana considera che tale piano debba includere una limitazione e una sostanziale riduzione delle catture, in linea con il parere scientifico, attraverso l’adozione di un sistema di quote e uno stretto controllo della pesca così da prevenire la pesca illegale e promuovere una maggiore trasparenza e tracciabilità.

Immagini relative al pesce spada  (Flickr album)

Oceana: piano di recupero del pesce spada (in inglese)