Los hallazgos incluyen dieciséis especies en riesgo de extinción y un excepcional bosque de coral bambú, el coral más amenazado del Mediterráneo
En el Día Mundial de la Biodiversidad, Oceana pide a Italia la creación de un área marina protegida (AMP) en el archipiélago de las Eolias, un punto caliente de biodiversidad en el Mediterráneo donde ha documentado más de 900 especies marinas en 1.100 km2, un área comparable a Roma. Un nuevo informe de la organización internacional de conservación marina revela que las laderas volcánicas y las profundidades de las islas Eolias albergan una rica vida marina, con 16 especies amenazadas de extinción.
El llamamiento a proteger la biodiversidad marina del archipiélago –situado al norte de Sicilia– se produce tras una expedición de Oceana que en 2018 estudió sus ecosistemas de profundidad, hasta entonces apenas explorados.
A lo largo de un mes, científicos marinos encontraron ostras gigantes, corales negros que pueden vivir hasta 2.000 años y una especie de esponja cristal que anteriormente solo se había encontrado dos veces en el Mediterráneo. También descubrieron uno de los mayores bosques conocidos de la especie de coral más amenazada en el Mediterráneo: el coral bambú, en peligro crítico. La protección de la zona representaría la primera vez que Italia protege chimeneas hidrotermales, formaciones que se hallan junto a volcanes de profundidad y que albergan organismos poco comunes.
“Hallar una variedad de vida marina tan increíble y extraordinaria en un área relativamente pequeña confirma que las aguas de las islas Eolias son un punto caliente de biodiversidad”, afirma Ricardo Aguilar, director de investigación y expediciones de Oceana. “Estas aguas son conocidas por especies emblemáticas, como la tortuga boba, el cachalote y el atún rojo, pero nuestra investigación ha descubierto que las profundidades de las Eolias ocultan especies espectaculares y en peligro. En el Día Mundial de la Biodiversidad, Oceana pide a Italia que demuestre su preocupación por el mar y declare un área marina protegida en las Eolias. No hay excusas”.
Las AMP se encuentran entre las herramientas más efectivas para proteger la vida marina y mitigar los daños causados por la contaminación, la basura, la pesca destructiva y el tráfico marítimo.
Hace décadas que se conoce el gran valor de la biodiversidad del área de las Eolias, y el Gobierno italiano la identificó en los años 80 como área de potencial protección. En 2016, se comprometió a declarar un AMP, pero hasta la fecha no se han puesto en marcha medidas de protección.
La expedición de Oceana representa una contribución a un proyecto más amplio en las islas Eolias que desarrolla la Fundación Blue Marine en colaboración el Aeolian Islands Preservation Fund.
Oceana esorta l’Italia a salvaguardare la vita sottomarina delle Isole Eolie
Nuove ricerche sottolineano il valore della biodiversità delle Eolie, con 900 specie marine rinvenute in un’area delle dimensioni di Roma
Le scoperte comprendono sedici specie in pericolo di estinzione e una straordinaria foresta sottomarina di corallo bambù, il corallo più a rischio del Mediterraneo
In occasione della giornata mondiale della biodiversità, Oceana invita l’Italia a creare un’area marina protetta (AMP) nell’arcipelago delle Eolie, un’area di elevato interesse biologico che si estende per oltre 1.100 km2 (all’incirca le dimensioni di Roma), nella quale Oceana ha documentato oltre 900 specie marine. Un nuovo rapporto dell’Organizzazione internazionale per la conservazione dell’ambiente marino mette in luce che i versanti vulcanici sottomarini e le acque profonde delle Isole Eolie ospitano una vita estremamente ricca, che inlcude 16 specie in pericolo di estinzione.
L’appello a tutelare la biodiversità marina dell’arcipelago delle Eolie, situato al largo della costa settentrionale della Sicilia, arriva a seguito della missione condotta nel 2018 da Oceana, volta a studiare gli ecosistemi sottomarini della zona – fino a quel momento oggetto di scarsi studi ed esplorazioni.
Nel corso della missione, durata un mese, gli scienziati marini hanno scoperto ostriche giganti, coralli neri capaci di vivere fino a 2.000 anni, una specie di spugna di vetro rinvenuta in due sole altre occasioni nelle acque del Mediterraneo, nonché una delle più grandi foreste conosciute di corallo bambù, la specie coralligena a più elevato rischio critico di estinzione del Mare nostrum. Preservare quest’area significherebbe anche, per l’Italia, proteggere per la prima volta i camini idrotermali, ambienti che si trovano in prossimità di vulcani sottomarini e che ospitano rari organismi marini.
«Rinvenire una fauna marina talmente incredibile, ricca e unica in un’area relativamente piccola conferma che le acque delle Eolie costituiscono un “punto caldo” della biodiversità», afferma Ricardo Aguilar, direttore della ricerca e delle spedizioni di Oceana. «Le acque delle Eolie erano già conosciute per le loro specie carismatiche e commerciali quali testuggini, capodogli e tonno rosso, ma è stata la nostra ricerca a mettere in luce la spettacolare vita marina in pericolo di estinzione presente nelle acque profonde delle Eolie. In occasione della Giornata mondiale della Biodiversita, Oceana esorta l’Italia a dimostrare il proprio impegno per la salvaguardia marina e a designare ufficialmente le Isole Eolie come Area marina protetta. Ora non ci sono davvero più scuse», continua Aguilar.
Le AMP sono uno degli strumenti più efficaci per tutelare la vita negli oceani e per attenuare i danni derivanti dall’inquinamento, dai rifiuti marini, dalla pesca distruttiva e dal traffico marittimo.
Il riconoscimento del valore dell’elevata biodiversità marina che circonda le Isole Eolie risale agli anni Ottanta del secolo scorso, quando la regione venne per la prima volta designata formalmente dal governo italiano come potenziale area protetta. Più recentemente, nel 2016, il governo ha annunciato il proprio impegno a designare un’AMP nell’arcipelago eolico – impegno che, tuttavia, non si è ancora tradotto nell’applicazione di misure di prevenzione.
L’esplorazione marina di Oceana ha contribuito a un più ampio progetto nelle Isole Eolie, attualmente realizzato dalla Blue Marine Foundation in collaborazione con il Fondo per la Aeolian Islands Preservation Fund.